Il lavoro degli uomini della neve

Cosa c’è dietro alla preparazione quotidiana delle piste da sci in Val di Fassa: la neve programmata ed il lavoro dei gattisti

La Val di Fassa, come è noto, è meta ambita per gli sciatori, dai principianti sino ai più esperti che possono sbizzarrirsi con ben cinque piste nere.

Sino a quanto può durare la stagione sciistica fassana e perchè tanti sciatori apprezzano l’ottimo stato delle discese della Valle anche in condizioni di mancanza di neve, lo abbiamo chiesto al responsabile delle piste della Società di Incremento Turistico di Canazei, il dottor Silverio Pezzei.

Ricordando che la S.I.T.C. gestisce il comprensorio sciistico “BelvedereCol RodellaSass Pordoi” che ha un’estensione di 120 ettari con 15 impianti di risalita, chiediamo al dottor Pezzei quali siano le condizioni attuali delle piste.

Pezzei : “Le piste sono attualmente tutte aperte. La parte in quota presenta ancora delle ottime condizioni di neve mentre le piste di rientro in paese possono contenere dei tratti di neve già leggermente deteriorata in quanto le temperature degli ultimi giorni e la pioggia hanno iniziato a sciogliere il manto nevoso. Le piste rimarranno aperte fino al 2 aprile prossimo.”

L’innevamento artificiale è ormai garanzia di prolungamento della stagione sciistica a prescindere dall’incognita delle precipitazioni nevose, sebbene quest’inverno le condizioni climatiche non abbiano deluso gli operatori.

Chiediamo quindi : “ Di quale tecnologie per l’innevamento artificiale si avvale la S.I.T.C. ?” Pezzei : “Questa società in merito alle tecnologie di innevamento si avvale di due diversi tipi di cannoni, Technoalpin e DemacLenko. Complessivamente possiede 380 cannoni sparaneve con i quali è in grado di garantire un innevamento ottimo e solerte di tutte le piste del comprensorio.”

Sappiamo che la qualità delle piste, largamente riconosciuta sia dal mondo social che dalla rete, dipende anche dal lavoro degli operatori e dai guidatori dei gatti delle nevi. Ma in cosa consiste il lavoro di preparazione antecedente all’apertura quotidiana degli impianti?

Ce lo spiega Silverio Pezzei : “Il lavoro dei gatti delle nevi consiste nello spianare tutte le cunette create dagli sciatori durante il giorno ma non solo. La neve, viste le pendenze delle piste, lentamente scende verso valle per effetto della gravità. Il compito del gattista consiste nel mantenere il manto nevoso sempre uniformemente distribuito. Questo significa che tutte le sere la neve deve essere spinta in cima alle rampe altrimenti in poco tempo si troverebbe tutta in fondo. Per facilitare il lavoro di quantificazione dello slittamento della neve sulla pista, questa società si è dotata di una tecnologia all’avanguardia che misura lo spessore della neve istantaneamente al passaggio del mezzo battipista. Il sistema funziona con l’ausilio del GPS che calcola la differenza fra la posizione del gatto e una mappatura eseguita in assenza di neve, generalmente in estate. Questo programma non aiuta solo il gattista ma anche l’innevatore in quanto può valutare dove ci sia carenza di neve e intervenire tempestivamente integrando lo strato nevoso. Tornando ai gattisti, il tempo che occorre loro per la sistemazione delle piste è di circa 4- 5 ore giornaliere. Quando invece nevica il tempo aumenta in quanto prima dell’apertura regolare delle piste le stesse vanno battute. Quest’operazione inizia normalmente alle 4 e 30 della mattina fino alle 8 o 8 e mezza. Nel caso in cui venga prodotta neve artificiale occorre circa lo stesso tempo per la distribuzione della stessa sul piano sciabile.“

Ringraziamo il dottor Pezzei e l’ufficio marketing della Sitc per la preziosa collaborazione.

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